CONSIGLI PER LA TUA AR

Lo sapevi che l’AR è una malattia infiammatoria e che una corretta alimentazione è importante per il controllo dell'infiammazione?

 

Guarda il video e ascolta i consigli del dott. Massimiliano Cazzato, Reumatologo, e della dott.ssa Alessandra Rossi, Biologa Nutrizionista, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

ALIMENTAZIONE SANA

L’AR è una malattia infiammatoria scatenata da fattori ambientali in una persona geneticamente predisposta. L’alimentazione è uno degli elementi in grado di attenuare o aggravare la malattia.
Alcuni cibi hanno un effetto positivo sull’attività dell’AR ed anche sulla risposta al trattamento.
Qui di seguito alcuni fattori che possono contribuire a ridurre o aumentare l’attività dell’AR:1

FATTORI CHE RIDUCONO L’ATTIVITÀ DELL’AR  

FATTORI CHE AUMENTANO L’ATTIVITÀ DELL’AR

Pesce e olio di pesce ricchi di acidi grassi polinsaturi e omega-3 da soli o insieme alla vitamina D

Acidi grassi monoinsaturi (olio di oliva e altri oli di origine vegetale)

Dieta mediterranea

Dieta a basso contenuto di sodio

Dieta a basso contenuto di magnesio

Frutta, verdura e spezie ricche di polifenoli (prugne, uva rossa, mirtilli, manghi, pompelmi, mele, arance, spinaci, pomodori, patate, semi di soia, pepe nero, zenzero, cumino, foglie di alloro, cannella, liquirizia, paprica, chiodi di garofano, noce moscata, peperoncino)

Obesità

Dieta ricca di grassi

Bevande zuccherate e dolci

La dieta mediterranea caratterizzata da un elevato consumo di olio d’oliva, cereali integrali, frutta, verdura e spezie, con una moderata quantità di pesce, carne, formaggi ed alcool, ha effetti antinfiammatori ed è associata ad una riduzione del dolore e dei sintomi di AR.2

Un regime alimentare sano, ricco di frutta e verdura ha un effetto positivo sulla malattia, al contrario l’assunzione di cibi ricchi di grassi, bevande altamente zuccherate e dolci incide negativamente sull’andamento della malattia.1

Bibliografia: 1. Skoczyńska M & Świerkot J. Reumatologia 2018; 56, 4: 259–267; 2. Zaccardelli A et al. Clin Ther 2019; 41(7):1323–1345.

Anche se oggi disponiamo di numerose ed efficaci opzioni terapeutiche, l’attività fisica nell’AR, quando indirizzata coscientemente da uno specialista, è fondamentale per il recupero della funzionalità fisica e per la riduzione del dolore.

 

Guarda il video e ascolta i consigli della prof.ssa Serena Guiducci, primario di Reumatologia, e del prof. Pietro Pasquetti, primario di Fisiatria, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze.

L’AR è caratterizzata da dolore e infiammazione a carico delle articolazioni con conseguente perdita della massa muscolare.1

Con un adeguato programma di attività fisica è possibile ottenere molti effetti benefici senza aggravare il danno articolare e, quindi, la malattia.

I benefici di un’adeguata attività fisica comprendono:1

  • miglioramento della salute cardiopolmonare e cardiovascolare che riduce il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari correlate all’AR;
  • aumento della massa muscolare e aumento della salute delle ossa;
  • riduzione delle adiposità;
  • miglioramento della forza e della funzionalità fisica;
  • riduzione del dolore, della rigidità mattutina e della spossatezza;
  • miglioramento del benessere psicosociale.

Qui di seguito trovi alcuni consigli generali su alcune attività da svolgere e sui relativi benefici:1

BENEFICO  

TIPO DI ESERCIZIO

INTENSITÀ PER OTTENERE IL MASSIMO BENEFICIO

Miglioramento della salute cardiovascolare

Ciclismo

Camminata

Nuoto

Danza

 

30-60 minuti/sessione

3-5 giorni/settimana

Aumentare progressivamente durata e intensità

Aumento della massa muscolare e della forza

Esercizi a corpo libero con pesi

Esercizi con attrezzi

Esercizi con banda elastica

8-10 esercizi, 8-12 ripetizioni/esercizio

2-3 giorni/settimana

Aumentare progressivamente intensità

Aumento dell’intervallo di movimento e della flessibilità e potenziamento della salute delle articolazioni

Stretching

Tai Chi

Yoga/Pilates


10-15 minuti

2 giorni/settimana

Miglioramento dell’equilibrio

Esercizi su una gamba sola

Esercizi con la palla di stabilità

Stretching

Regolarmente

È importante includere l’attività fisica come parte integrante e di routine nel trattamento dell’AR.1

Bibliografia: 1. Cooney JK et al. J Aging Res 2011; 2011:681640.

Nell’AR, il dolore sessuale e l'ansia possono innestare un circolo vizioso che smorza il desiderio e interrompe il ciclo della risposta sessuale.

Un corretto intervento terapeutico multidisciplinare può aiutare a gestire le problematiche sessuali e favorire il benessere psicofisico.


Guarda il video e ascolta i consigli del prof. Carlo Salvarani, Reumatologo, e della dott.ssa Giulia Rubini, Psicologa, dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

La sessualità è parte integrante dell'essere umano. È legata alla nostra qualità di vita e alla nostra identità. Tuttavia, la convivenza con il dolore, la rigidità e la stanchezza associati all’AR, possono compromettere questo aspetto della vita.1

Gli studi hanno dimostrato che maggiori sono i livelli di dolore e disabilità fisica, maggiore è l’effetto sulla sfera sessuale.1

Gli effetti fisici della malattia possono avere un impatto emotivo sui rapporti sessuali. Un cambiamento nell'aspetto, nell’aumento o perdita di peso o nella diminuzione della mobilità o dell'energia, possono influenzare l'autostima e l'immagine di sé. La persona con AR può sentirsi meno desiderabile o più fragile.1

L’attività sessuale e l’AR possono coesistere.1 Qui di seguito alcuni consigli su come affrontare questo tema:

  • la comunicazione aperta ed onesta tra i partner su sentimenti e desideri, è fondamentale. Confida i tuoi sentimenti apertamente ed onestamente. Esprimere le tue paure fornisce la possibilità al tuo partner di rassicurarti e supportarti. Il disagio o le paure di un partner potrebbero essere interpretati come rifiuto dell'altro, provocando maggiore distanza e dolore emotivo;1

Bibliografia: 1. American College of Rheumatology. Rheumatoid Arthritis. Disponibile al sito https://www.rheumatology.org/I-Am-A/Patient-Caregiver/Diseases-Conditions/Living-Well-with-Rheumatic-Disease/Sex-Arthritis. Data ultimo accesso: gennaio 2024.

Lo sapevi che la qualità del sonno è importante per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici nell’AR? Scopri come porre rimedio all'insonnia

 

Guarda il video e ascolta i consigli del dott. Roberto Gorla, Reumatologo dell’Azienda Spedali Civili di Brescia, e della dott.ssa Alice Assanelli, medico specialista in ipnosi cognitivo comportamentale.

I disturbi del sonno sono comuni nei pazienti con AR e contribuiscono alla perdita della qualità di vita.
I disturbi più comuni sono la scarsa qualità del sonno, la difficoltà ad addormentarsi ed il sentirsi stanchi o non riposati.2
Spesso i disturbi del sonno ricevono poca attenzione, ma in realtà è necessario intervenire per poter ottenere effetti positivi sulla qualità del sonno e, a sua volta, sul benessere psicologico e fisico.2

Oltre ai rimedi farmacologi, alcuni studi indicano che i trattamenti non farmacologici possono aiutare a migliorare la qualità del sonno: come la fisioterapia, la meditazione, lo yoga, i massaggi, l’agopuntura.2,3

Adottare alcune semplici tecniche o comportamenti ti aiuterà a migliorare il sonno:

  • Routine: è importante andare a dormire e svegliarsi più o meno alla stessa ora ogni giorno. Una routine segnalerà al cervello che è ora di dormire. Fare un bagno caldo e fare esercizi di stretching delicati o yoga può aiutare a preparare il corpo ad andare a letto, mentre leggere e ascoltare musica rilassante ti aiuterà a rilassarti;4
  • Buio: quando diventa buio, il nostro corpo rilascia la melatonina, l'ormone del sonno. È uno dei modi in cui il nostro corpo sa che è ora di riposare. La luce, soprattutto dagli schermi, può bloccare il rilascio di melatonina, quindi evita di guardare la televisione o guardare un computer o un telefono cellulare prima di andare a letto;4
  • Evitare riposi pomeridiani: evita di fare lunghi riposi pomeridiani se puoi, poiché possono interferire con i tuoi schemi naturali di sonno. Se hai bisogno di un riposo diurno, limitalo a 30 minuti impostando un sveglia;4
  • Vita sana: fare esercizio fisico regolare e moderato durante il giorno (non molto vicino all'ora di andare a dormire) può migliorare la qualità del sonno. La sera sarebbe meglio evitare di mangiare un pasto pesante o bere caffeina ed alcol;4

 

Ricordati di parlare con il tuo medico se hai bisogno di aiuto per gestire il dolore durante la notte o se soffri regolarmente di disturbi del sonno.4

 

Bibliografia: 1. Goes AC et al. Rev Bras Reumaol 2017; 57(4):294-298; 2. Grabovac I et al. J Clin Med 2018; 7:336; 3. Tang NKI et al. Sleep 2015; 38(11):1751–1764; 4. Versusarthritis. Disponibile al sito: https://www.versusarthritis.org/news/2019/may/top-tips-for-good-sleep/. Data ultimo accesso: gennaio 2024.